Per la sicurezza bisogna puntare sulla prevenzione

La percezione di insicurezza da parte dei milanesi è cresciuta e trova conferma nei dati recenti che collocano Milano al primo posto nella classifica delle denunce di reati, furti e rapine per ogni 100.000 abitanti. L’amministrazione comunale è corsa ai ripari rafforzando la polizia urbana, ma l’emergenza non accenna ad allentarsi. Soggetti pubblici e privati stanno proponendo soluzioni a un problema che presenta risvolti anche di natura sociale. “Piattaforma Milano”, coordinamento politico di forze liberali e popolari, interviene nel dibattito proponendo una serie di ricette. Anzitutto un confronto tra forze dell’ordine, mondo della giustizia, associazionismo e terzo settore per individuare le radici del problema sicurezza e studiare interventi incisivi. “La vera sfida – sottolinea il presidente, Carmelo Ferraro – è sulla prevenzione. È necessario aumentare l’illuminazione delle vie, il numero e la portata delle telecamere, installare colonnine con punti di richieste soccorso”. Secondo “Piattaforma Milano” occorre attivare servizi di vigilanza rafforzata sui mezzi pubblici per prevenire la microcriminalità e vanno ripristinati i vigili di quartiere o di via, puntando anzitutto sulle periferie. “Bisogna ripensare al controllo del territorio con una visione di prevenzione, formazione e cultura – aggiunge Ferraro – coinvolgendo scuole, parrocchie, consultori, ambulatori e centri di aggregazione”. Nel programma anche la sottoscrizione di “Patti di controllo di vicinato”, per coinvolgere i cittadini, e di accordi con i commercianti affinché tengano accese le insegne dei negozi per scoraggiare la microcriminalità. Infine, l’attivazione sui taxi di telecamere collegate alle centrali operative di polizia per dare l’allarme in caso di aggressioni o furti, tutelando anziani e categorie più deboli.

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