Scuola di via Vivaio: il Comune di Milano non vuole trovare una soluzione

Sono passati mesi, ma una soluzione adeguata al problema del possibile trasferimento della Scuola per ciechi dall’attuale sede di Vivaio a quella in allestimento presso lo stabile di via Gabriele D’Annunzio sembra ancora lontano e pieno di forzature.
Il recente sopralluogo fatto dalla Vicesindaca Anna Scavuzzo con i genitori della scuola presso la possibile nuova sede più che un incontro si è trattato di uno scontro poiché, di base, si considera la struttura scelta dal Comune inadatta a proseguire e replicare l’eccellenza didattica della scuola, che dura da oltre cinquant’anni, indipendentemente dalle modifiche migliorativa apportate nella ristrutturazione al piano iniziale predisposto dal Comune.
Va ricordato che la scuola media di via Vivaio è frequentata da 245 alunni, 45 dei quali hanno una disabilità certificata in base alla legge 104, 6 sono in sedia a rotelle, 22 sono ciechi o ipovedenti, 17 hanno disturbi specifici dell’apprendimento riconosciuti.
Una vicenda triste, forse partita da un’affrettata valutazione iniziale, basata solo su questioni amministrative in cui rischiano di perdere tutti, soprattutto i bambini. Quando sono in ballo disabilità e il rispetto dei vincoli di bilancio occorrerebbe trovare un’intesa ed evitare ultimatum quali ci ha abituati l’Amministrazione Comunale in questa situazione: è così, dovete accettare e basta!
Se il servizio funziona, se il modello consolidato è riconosciuto come eccellenza nazionale, se ha fatto esporre anche il precedente Ministro Patrizio Bianchi alla ricerca di una mediazione e se si è subito mosso il nuovo sottosegretario Paola Frassinetti, qualche valido motivo sicuramente c’è.
Crediamo sia il momento di evitare forzature e usare soprattutto il buon senso. Ci hanno insegnato che “l’uomo saggio dubita spesso ed è quello che sa cambiare idea”. Ci vuole coraggio quando la posta in gioco è il futuro e la crescita di bambini disabili.
Piattaforma Milano, in appoggio alle famiglie degli studenti, invita l’Amministrazione Comunale ad una profonda riflessione valutando le altre possibili soluzioni uscite in questi mesi di dibattito, cominciando a bloccare l’aut aut che vorrebbe il trasloco già a metà anno scolastico nel prossimo mese di gennaio ed avviando un sereno confronto con esperti e genitori per trovare la giusta soluzione. Ci vuole solo un po’ di buon senso.

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